Polonia, anzi Pomerania. Rewal, stazione balneare sul Mar Baltico. Questa la meta della seconda delle cinque tappe del Progetto Comenius che ha visto coinvolte quattro ragazze dell’Istituto Vespucci- Colombo, insieme a ragazzi provenienti da Lleida (Spagna), Montpellier( Francia) , Mafra (Portogallo), e naturalmente il paese ospitante, Rewal (Polonia). Ogni gruppo di alunni era accompagnato dai loro docenti che hanno organizzato e monitorato il lavoro, realizzando un’interessante collaborazione tra diversi sistemi scolastici europei.
Questo eterogeneo gruppo di ragazzi europei ha il compito di lavorare intorno al progetto dal titolo “Érase una vez, il étais une fois….” , quindi la fiaba, o meglio le fiabe, sostrato culturale comune, trasversale a tutte le nazioni europee, o anche preesistente alla loro formazione. La lingua comune di lavoro è lo spagnolo, ma ogni gruppo ha anche uno spazio per veicolare i contenuti nella propria lingua.
Il risultato è una mescolanza di idiomi che talora si scoprono vicini e affini, talora diversissimi, ma che cessano di essere lontani.
Per cinque giorni i ragazzi hanno condiviso spazi, attività e l’allegria della loro età. Si è lavorato nell’Istituto comprensivo polacco “Zespol Szkòl Sportowych w Rwalu” che riunisce asilo, scuola elementare, liceo. Ogni gruppo ha letto fiabe, esposto cartelloni, presentato lavori multimediali, partecipato a laboratori comuni dove, ad esempio, sono stati confezionati burattini o realizzati piccoli gioielli con l’ambra del Baltico.
Si sono visitati numerosi musei locali che hanno permesso di capire la storia e le abitudini del luogo. Rewal , insieme ad altri sei paesini della costa baltica, ha vissuto finora prioritariamente di pesca e turismo balneare . Quest’ultimo aspetto è passato ad essere l’attività prevalente, dopo la fine del regime socialista, trasformando notevolmente la realtà del posto.
L’ospitalità polacca è stata eccellente ed ha permesso di scoprire un Paese dinamico in piena evoluzione sociale ed economica.
Il Comenius continua, prossime tappe Montpellier, la nostra Livorno, e Mafra.
Questo eterogeneo gruppo di ragazzi europei ha il compito di lavorare intorno al progetto dal titolo “Érase una vez, il étais une fois….” , quindi la fiaba, o meglio le fiabe, sostrato culturale comune, trasversale a tutte le nazioni europee, o anche preesistente alla loro formazione. La lingua comune di lavoro è lo spagnolo, ma ogni gruppo ha anche uno spazio per veicolare i contenuti nella propria lingua.
Il risultato è una mescolanza di idiomi che talora si scoprono vicini e affini, talora diversissimi, ma che cessano di essere lontani.
Per cinque giorni i ragazzi hanno condiviso spazi, attività e l’allegria della loro età. Si è lavorato nell’Istituto comprensivo polacco “Zespol Szkòl Sportowych w Rwalu” che riunisce asilo, scuola elementare, liceo. Ogni gruppo ha letto fiabe, esposto cartelloni, presentato lavori multimediali, partecipato a laboratori comuni dove, ad esempio, sono stati confezionati burattini o realizzati piccoli gioielli con l’ambra del Baltico.
Si sono visitati numerosi musei locali che hanno permesso di capire la storia e le abitudini del luogo. Rewal , insieme ad altri sei paesini della costa baltica, ha vissuto finora prioritariamente di pesca e turismo balneare . Quest’ultimo aspetto è passato ad essere l’attività prevalente, dopo la fine del regime socialista, trasformando notevolmente la realtà del posto.
L’ospitalità polacca è stata eccellente ed ha permesso di scoprire un Paese dinamico in piena evoluzione sociale ed economica.
Il Comenius continua, prossime tappe Montpellier, la nostra Livorno, e Mafra.
weeee :) we miss you so much
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